Anche le testate finanziarie più autorevoli, come il Sole24Ore, cadono spesso nella trappola del “temo ciò che non conosco”. Non passa giorno che qualche articolista un po’ troppo ortodosso metta in luce i presunti pericoli delle valute digitali. “Troppo oscillanti… troppo volatili… il loro valore potrebbe crollare a zero…” sono alcune delle affermazioni più gettonate di chi crede solo ed esclusivamente alla finanza tradizionale. Anche i grandi guru a livello mondiale hanno tentato più volte di demolire il Bitcoin, scoprendo successivamente che le loro affermazioni avevano solo un intento speculativo.
Ieri, invece, l’inattesa notizia: secondo Bloomberg il Bitcoin si avvia ad una furiosa cavalcata. Una gigantesca bull run, questo lo scenario pronosticato per la regina delle criptovalute nell’immediato futuro.
Lo fa in un articolo dal titolo “Bitcoin Maturation Leap”, all’interno del quale sono elencati i fattori che attesterebbero la notevole maturazione del mercato di BTC rispetto agli anni precedenti. Uno scenario che dovrebbe preludere ad una vera e propria esplosione della quotazione di Bitcoin.
Gli stimoli all’economia
Il primo motivo che sembra favorire la crescita di BTC sarebbe da individuare nei massicci piani di aiuti economici messi in campo dalle economie globali per l’azione di contrasto al coronavirus.
La situazione innescata dal Covid-19, in particolare, sembrerebbe ideale per i cosiddetti beni rifugio, una categoria in cui molti ormai comprendono anche la criptovaluta attribuita a Satoshi Nakamoto.
L’evoluzione di Bitcoin
Proprio quanto affermato da Bloomberg, ovvero l’evoluzione di BTC da asset speculativo a bene rifugio, sembrerebbe la miglior risposta a quanto affermato nelle ore passate da Peter Brandt.
Il noto analista, infatti, aveva evidenziato la sua delusione nei confronti di un asset che ancora non sarebbe riuscito a diventare uno strumento diffuso.
Un giudizio dovuto in particolare al fatto che sono poche le aziende che lo hanno adottato, preferendo magari rivolgere lo sguardo ad altre monete virtuali, a partire da Ripple, di cui sono noti i legami con il sistema bancario.
Cosa potrebbe accadere effettivamente?
Il pronostico di Bloomberg è abbastanza impegnativo e sembra confortare quelle che sino a qualche settimana fa sembravano esagerazioni, ovvero i pronostici su una clamorosa impennata di Bitcoin entro il 2021.
Quanto sta accadendo all’economia globale, però, è assolutamente fuori dall’ordinario. Nella storia, infatti, non era mai accaduto che il prezzo del petrolio andasse a finire sotto zero.
Una situazione che spinge molti investitori a guardarsi intorno alla ricerca di sicurezze. Tra le quali, a sorpresa e ad onta della volatilità, continua ad avanzare proprio BTC. Ecco perché la previsione di Bloomberg sembra tutt’altro che azzardata.