Valido per chi non ha chiesto ed ottenuto il reddito di emergenza: presentando domanda entro lo scorso 31 luglio del 2020, ha la possibilità di farlo entro il prossimo 15 ottobre grazie alla riapertura dei termini.
Pur tuttavia, si tratta di un ‘nuovo’ reddito di emergenza in quanto la misura, prevede il riconoscimento di un sussidio in quota unica pari a 400 euro. Invece il ‘vecchio’ Rem prevedeva il riconoscimento di due mensilità per un minimo di 400 euro e massimo 840 euro mensili in base alla scala di equivalenza.
Di conseguenza, prima di presentare domanda per il reddito di emergenza sarebbe bene valutare se, nel rispetto dei requisiti di accesso previsti, non ci siano altri sussidi anti Covid che danno più soldi. Per esempio, il Governo con il Decreto agosto da dato il via libera all’erogazione di un bonus una tantum da 1.000 euro per i lavoratori stagionali, e due mensilità da 600 euro l’una, per i mesi di giugno e di luglio del 2020, a favore dei lavoratori marittimi.
Perché il reddito di cittadinanza è ad oggi decisamente migliore rispetto al Rem
Al posto del sussidio una tantum pari a 400 euro, inoltre, le famiglie che rispettano i requisiti di accesso potrebbero valutare la presentazione della domanda per chiedere e per ottenere il reddito di cittadinanza.
Per l’Rdc ad oggi, infatti, non c’è una data di chiusura delle domande che sono sempre aperte presentando l’istanza anche direttamente online dal sito dell’Inps oppure da quello ufficiale ed istituzionale del reddito di cittadinanza. Tra Rem ed Rdc c’è una bella differenza visto che ad oggi la durata del reddito di cittadinanza è fissata a 18 mesi con possibilità di rinnovo.