Ennesima beffa della massima autorità nordcoreana. Le voci lo davano per spacciato, la sorella, si dice, avrebbe già preso le redini del Paese. Ma oggi, la sorpresa: altro che i “cucù” di Berlusconi, qui si fa sul serio! Torna alla ribalta quindi Kim Jong-un, l’agenzia ufficiale Kcna dà notizia della partecipazione di Kim a una “riunione allargata” del Politburo e a una riunione del “consiglio politico esecutivo” del Partito dei lavoratori che si sono tenute ieri. In cima all’agenda, l’emergenza coronavirus (anche se Pyongyang non ha mai confermato un solo caso e ha imposto il lockdown a Kaesong solo per un “sospetto” contagio) e l’arrivo del tifone Bavi.
Kim, riporta la Kcna, ha denunciato “carenze” nel lavoro di prevenzione contro il “virus maligno” e ha sottolineato la necessità di “misure attive”. Ma i media ufficiali non entrano nei dettagli. In previsione dell’arrivo del tifone, aggiunge l’agenzia, Kim ha insistito sull’imperativo di “evitare vittime e ridurre i danni alle coltivazioni”.