Pessime news per tutti i titolari di un conto corrente che dal 1° gennaio 2021 hanno intenzione dei prelevare del contante con il bancomat. Il nuovo anno potrebbe iniziare portandosi dietro una sorpresa poco gradita: Bancomat S.p.A. ha intenzione di mettere mano al servizio di prelievo dei contanti ed aumentarne i costi. Le intenzioni sono quelle e la società si starebbe già muovendo in questa direzione.
L’Antitrust, però, ha deciso di frenare tutto. Ha intenzione, a sua volta, di vederci chiaro e ha deciso di aprire una vera e propria istruttoria nei confronti del consorzio, che gestisce uno dei circuiti di pagamento e prelievo contanti più conosciuto e capillare che ci sia in Italia: il bancomat.
Nel caso in cui l’Antitrust non dovesse obiettare alcunché, cosa accadrebbe? Per i risparmiatori potrebbero esserci degli aumenti nel momento in cui stiano prelevando ad uno sportello bancomat. Più correttamente è necessario affermare che ci potrebbe essere un’incertezza sulle tariffe, che potrebbero essere applicate. Oggi come oggi, la maggior parte delle banche permette di prelevare gratuitamente ai propri sportelli bancomat. Non sempre il prelievo è gratuito, soprattutto quando si utilizza uno sportello bancomat che non sia della propria banca.
La riforma del prelievo al bancomat, in estrema sintesi, rivoluziona tutte le certezze che avevamo fino ad oggi. Dal prossimo anno potrebbe non essere più la banca a fissare contrattualmente il costo del prelievo, ma lo farebbe l’istituto proprietario del bancomat. Spieghiamoci meglio: oggi ho un contratto con la banca X, che mi garantisce che il prelievo è gratuito se mi reco negli sportelli Atm di sua proprietà e pago 2 euro (porto solo un esempio), nel caso in cui vado negli sportelli delle altre banche. Con la riforma, a decidere il costo del prelievo è la banca proprietaria dello sportello, che potrà applicarmi il costo che vuole per l’operazione. Va da sé che se vado nello sportello della mia banca, questa può continuare a non farmi pagare niente (è una sua scelta), ma se cambio banca per il prelievo bancomat il costo non sarà quello fissato contrattualmente nel conto corrente, ma verrà determinato liberamente nel momento in cui prelevo il contante.
Bancomat S.p.A., stando a quanto ha riportato Il Sole 24 Ore, avrebbe deciso di introdurre queste modifiche perché avrebbe intenzione di migliorare il servizio e renderlo più remunerativo per tutti gli utenti. Nella realtà dei fatti, però, questa riforma potrebbe portare ad ottenere l’effetto opposto. Da un lato l’utente finale non avrebbe più la certezza dei costi – ossia delle commissioni da pagare – perché non sarebbe più il proprio istituto bancario a decidere i costi delle commissioni, ma lo sarebbe – individualmente – ogni sportello Atm. Costi che verrebbero scoperti unicamente nel momento in cui si dovessero prelevare dei contanti.
Una domanda poi che tutti i consumatori si starebbero porgendo: come mai una banca dovrebbe applicare dei costi più bassi a persone che non sono suoi clienti. Se poi andiamo a vedere come stanno lievitando i costi di ogni singolo conto corrente, il trend sembra essere proprio in senso opposto. Allo stato attuale delle cose, agli utenti finali conviene ridurre al massimo il prelievo dei contanti agli sportelli bancomat e privilegiare quelli della propria banca. Sicuramente se dovesse passare questa riforma, il mondo bancario darebbe un aiuto consistente al Governo ad uccidere definitivamente il contante.