Ancora poco meno di un mese di tempo per chiedere un bonus di 1.000 euro che vede ora un numero più ampio di beneficiari, vediamo le modalità
Agli innumerevoli aiuti messi in campo da oltre un anno a questa parte, dal Governo Conte prima e da quello Draghi in seguito, si sono affiancati diverse misure approntate dalle Regioni per aiutare famiglie, lavoratori e imprese, a fronteggiare gli effetti pesantissimi della crisi innescata dal Covid-19.
Bonus 1.000 euro per autonomi senza partita Iva solo per la Lombardia
La Regione Lombardia si è confermata alquanto prolifica in termini di aiuti, alcuni dei quali sono ancora attivi, ma da richiedere entro poco tempo vista l’imminente scadenza degli stessi.
E’ il caso del bonus da 1.000 euro erogato nell’ambito della Dote Unica Lavoro, come sostegno a determinate categorie di lavoratori.
Bonus 1.000 euro: beneficiari e requisiti
Con le delibere n. 3870 del 17 novembre 2020, n. 4157 del 30 dicembre 2020 e n.4375 del 3 marzo 2021, è stata ampliata la platea di beneficiari di questo bonus rivolto ai lavoratori parasubordinati o autonomi occasioni o con retribuzione da cessione di diritto di autore che si trovano in stato di disoccupazione.
Nel dettaglio, per accedere al bonus di 1.000 euro è necessario essere in possesso di una serie di requisiti.
Il primo è quello di avere la residenza in Lombardia, essere lavoratori privi di partita IVA e con un età compresa tra i 15 e i 65 anni.
Il richiedente deve essere inoltre titolare di un contratto attivo al 23 febbraio 2020, a patto di rientrare in una di queste due categorie:
lavoratori subordinati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto e iscritti alla Gestione separata;
lavoratori autonomi, anche non iscritti alla gestione separata in quanto esonerati, con contratto di lavoro occasione o per la cessione dei diritti d’autore.
Come detto prima, la platea dei beneficiari è stata ampliata e cos’ dal 9 marzo 2021 l’accesso al bonus di 1.000 euro è previsto anche per coloro che i professionisti iscritti ad una cassa di previdenza autonoma, a patto di essere in possesso degli altri requisiti previsti.
Sono esclusi invece dal bonus dei 1.000 euro:
• i lavoratori occasionali
• i percettori diretti di NASpI o di reddito di cittadinanza
• chi ha già attivato almeno una dote nell’ambito di Dot Unica Lavoro, fase 3 o 4
• chi ha attivato una dote nell’ambito di Garanzia Giovani, manifestando l’interesse a ricevere il contributo.
Bonus 1.000 euro: la domanda si articola in 2 fasi. Ecco le scadenze
La presentazione della domanda per il bonus di 1.000 euro si articola in due fasi.
Nella prima fase il destinatario per attivare la dote deve rivolgersi ad un operatore, pubblico o privato, accreditato dalla Regione Lombardia per l’erogazione di servizi al lavoro.
La dote consiste in un insieme di risorse gratuite destinate alla persona per accedere a servizi di inserimento lavorativo e formazione finalizzati all’ingresso o al rientro nel marcato del lavoro o al rafforzamento delle proprie competenze professionali.
La seconda fase riguarda la richiesta del contributo che potrà avvenire solo dopo che il destinatario ha effettivamente fruito di almeno 10 euro dei servizi presenti nel PIP della dote attivata nella fase 1.
La scadenza per la domanda relativa all’accesso di ciascuna delle due fasi è stata ulteriormente prorogata.
Per l’attivazione della dote si avrà tempo di fare domanda entro le ore 12 del 15 luglio 2021, mentre per la domanda di contributo, fase 2, il termine ultimo è fissato alle ore 12 del 30 settembre 2021.
La domanda per il bonus di 1.000 euro si dovrà presentare esclusivamente in modalità telematica tramite il sistema informatico Bandi Online di Regione Lombardia, accedendo con Spid o in alternativa con la Carta regionale dei servizi o la carta nazionale dei servizi dotate di PIN.
Bonus 1.000 euro: senza ISEE
E’ bene evidenziare che per il bonus dei 1.000 euro erogato dalla Regione Lombardia non è prevista la presentazione di documentazione relativa alla situazione reddituale del richiedente.
I destinatari possono accedere alla misura indipendentemente dal valore dell’ISEE, ma devono possedere un DID attiva, ossia una Dichiarazione di immediata disponibilità.
Bonus 1.000 euro: al lordo per alcuni, al netto per altri
Quanto alla natura fiscale del bonus di 1.000 euro, il contributo sarà da intendersi al netto o al lordo a seconda della categoria dei destinatari.
In linea con il parere espresso dall’Agenzia delle Entrate, con Interpello n. 956-470/2021, il bonus non sarà soggetto a tassazione e quindi non concorrerà alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi, unicamente per il target di destinatari lavoratori autonomi, con contratto di lavoro occasionale o con contratto di cessione del diritto d’autore, iscritti o meno alla Gestione separata INPS.
Per il restante target di destinatari-lavoratori parasubordinati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, e iscritti alla Gestione separata INPS, saranno applicate, se dovute, le trattenute fiscali nel rispetto della normativa di riferimento.