Il bollo auto si paga anche dopo la morte, non la propria ma quella di una persona cara. Come funziona la stangata per gli eredi e quando si può evitarla
Il bollo auto è indubbiamente una delle imposte più contestate dagli italiani, non solo per il fatto che la stessa si aggiunge ad altri e numerosi costi che già gravano sui veicoli, ma anche perchè di fatto bisogna pagarla anche quando non si utilizza il mezzo di trasporto.
Bollo auto: ecco quando gli eredi sono chiamati a pagarlo
A volte può succedere di essere costretti ad effettuare il versamento del bollo auto anche per un veicolo intestato ad un’altra persona.
Questo accade nel momento in cui una persona muore e lascia in eredità ai familiari superstiti non solo i suoi beni, tra cui ad esempio un automobile, ma anche eventuali debiti.
In quest’ultima categoria rientra indubbiamente il bollo auto che, in caso di mancato versamento da parte della persona estinta, passa in capo agli eredi.
Nel dettaglio quindi toccherà a questi ultimi saldare l’imposta dovuta relativamente all’automobile intestata alla persona passata a miglior vita.
Bollo auto: eredi esentati dal pagamento delle sanzioni
E’ ben però precisare che il mancato versamento del bollo auto non implica il passaggio agli eredi anche del mancato rispetto dell’obbligazione tributaria.
In altre parole gli eredi sono chiamati solo a saldare l’imposta di base, senza l’applicazione delle sanzioni previste per legge.
A chiarire definitivamente questo passaggio alquanto delicato è stato l’articolo 8 del decreto legislativo n. 472 del 1997, nel quale si legge testualmente: “L’obbligazione al pagamento della sanzione non si trasmette agli eredi”.
Grazie a questa disposizione risalente ad oltre 20 anni fa, non si corre più il rischio quindi di dover pagare sanzioni legate al bollo auto non versato dalla persona defunta.
Bollo auto: quali annualità devono saldare gli eredi
Ciò non toglie però che sulla testa degli eredi possa cadere una tegola più o meno pesante, visto che gli stessi saranno chiamati a saldare non solo il bollo auto eventualmente non pagato per l’anno in cui è avvenuto il decesso del proprietario del veicolo, ma anche eventuali pendenze pregresse.
Se ad esempio la persona estinta non ha provveduto al versamento dell’imposta negli anni precedenti, toccherà agli eredi regolarizzare la posizione, sempre al netto delle sanzioni, vista la loro intrasmissibiità.
In caso di debiti pregressi, i familiari superstiti potrebbero dover fare i conti con batosta, piccola o grande a seconda della situazione.
E’ bene evidenziare che in caso di erede unico, la regolarizzazione della posizione relativa al bollo auto è tutta a carico suo, mentre in presenza di più eredi si applica il criterio pro-quota, cioè ognuno risponde per la sua quota di eredità e la Regione dovrà pretendere il versamento dell’imposta da ciascuno degli eredi e non per intero solo da uno di loro.
Bollo auto: gli eredi hanno solo 2 opzioni per evitare il pagamento
Solo in due situazioni l’erede o gli eredi potranno evitare di saldare il bollo auto non versato relativamente al veicolo intestato alla persona deceduta.
Un caso è quello relativo alla prescrizione, cioè quando sono passati ormai 3 anni dalla scadenza del bollo auto, ricordando che il periodo in questione si conteggia a partire dall’1 gennaio successivo a quello in cui è dovuto il versamento.
La seconda alternativa possibile per sottrarsi al pagamento dell’imposta relativa ad un automobile intestata alla persona deceduta, è quella di rinunciare all’eredità.
Per esercitare questo diritto si hanno a disposizione 10 anni di tempo dall’apertura della successione.
Diversi il discorso per chi è già nel possesso dei beni della persona defunta, visto che in tal caso la rinuncia all’eredità va fatta entro 40 giorni dall’esecuzione dell’inventario dei beni, e quest’ultimo deve essere effettuato entro 3 mesi dall’apertura della successione.