Amazon sprofonda. L’azienda ha chiuso il terzo trimestre con ricavi per 127,1 miliardi di dollari, sotto i 127,46 miliardi attesi dal mercato. Il gruppo fondato da Jeff Bezos ha inoltre tagliato all’interno di una forchetta compresa tra 140 e 148 miliardi di dollari le stime di fatturato per il quarto trimestre, contro i 155,15 miliardi stimati dagli analisti. L’utile netto è sceso a 2,9 miliardi di dollari dai 3,1 miliardi dello stesso periodo del 2021. Nei nove mesi il bilancio è in rosso di 3 miliardi contro i 19 miliardi guadagnati tra gennaio e settembre dell’anno scorso.
I dati sono stati bocciati dagli operatori, con le azioni di Amazon che stanno sprofondando di quasi il 20% sui circuiti elettronici post-mercato. Tra i motivi del rallentamento del giro d’affari, l’alta inflazione e il ritorno dei consumatori ai negozi fisici dopo il boom delle vendite on line durante i lockdown imposti dalla pandemia di coronavirus.
La giornata a Wall Street era stata già segnata dal crollo di Meta (-24,56%). Se il Dow Jones – che chiude in rialzo dello 0,62% a 32.037 punti – è riuscito a limitare i danni non altrettanto bene è andata al Nasdaq che, sotto il peso del crollo delle azioni del gruppo di Mark Zuckerberg, ha lasciato sul terreno l’1,63% a 10.792 punti. La sessione è stata pesante per tutte le big tech, che hanno deluso il mercato con trimestrali inferiori alle attese: Alphabet ha ceduto il 2,85%, Microsoft l’1,98%, Apple il 3,05% e Amazon ha chiuso la sessione con un -4% crollando poi nel post-mercato.