Si è materializzato uno dei peggiori incubi degli investitori non formati e poco informati: dopo il primo crollo della settimana scorsa in seguito ai tweet di Elon Musk, che si è scagliato contro il Bitcoin definendolo poco ecologico, oggi è arrivata la mazzata finale, inferta presumibilmente dal veto cinese sulle transazioni con le cryptovalute. Il valore contro il Dollaro Usa ha subito una drastica riduzione in pochissimo tempo, passando dai 57.000 della scorsa settimana al picco negativo di 30.200 toccato nel primo pomeriggio di oggi, 19 maggio 2021. Nel pieno del bull market, così com’è avvenuto nel passato, ci sono state diverse e profonde correzioni, ma l’andamento nel lungo periodo è sempre rimasto positivo. Nel 2020-2021 con l’ingresso dei grandi investitori istituzionali lo scenario non è cambiato rispetto al passato, ma si sono amplificate le caratteristiche di estrema volatilità. Tutti si aspettavano il rimbalzo alla Media Mobile dei 200 periodi, ma ciò non è accaduto: questa linea è stata perforata come il burro, facendo innescare degli scenari previsti dagli analisti più esperti. Senza entrare troppo nei tecnicismi, possiamo affermare con sicurezza che la manipolazione stavolta è stata evidente. C’è chi aveva un grosso interesse di entrare nel mercato, o aumentare le proprie esposizioni, a prezzo da discount. I vari tweet, le notizie negative ad orologeria, l’indice Nasdaq e il dollaro debole sono tutti ingredienti che portano in un’unica direzione. Le balene ci sguazzano, mentre i retailer muoiono dalla paura e consegnano ai grandi cetacei tutti i propri averi – sottocosto. Ma la corsa del BTC non è finita, perlomeno la bullrun del 2021 non è finita qui, ma nella giostra rimangono solo due categorie: gli indomiti e gli squali. Ne vedremo delle belle.
2021-05-19