La sociologa e filosofa francese Christine Delphy in un’intervista spiega le cause della presunta fobia nei confronti di chi emigra verso i paesi europei. “Nessuno crede che il fenomeno di repulsione sia dovuto al fatto che degli stranieri arrivino nelle nostre città. Fossero svizzeri o americani – continua Christine – nessuno si muoverebbe contro tale fenomeno. La maggior parte della gente non è ammalata di razzismo o di xenofobia. Le paure vere, quelle più profonde, derivano dallo scontrarsi con la miseria. Fa paura vedere chi sta peggio di noi; il disgraziato ci fa perdere il senso dell’orientamento, annullando e ridicolizzando tutte quelle che noi consideriamo “priorità”. Si ha paura di tutto ciò che non si vorrebbe essere o diventare, e per questo motivo i migranti diventano il simbolo dei nostri punti di riferimento, quelli che potremmo perdere. In egual misura – continua la sociologa – distogliamo lo sguardo dagli storpi, dagli ammalati, da tutti gli emarginati. Il problema è solo nostro, che non riusciamo ad accettare la realtà”.