Un comparto in crisi, non da adesso e nemmeno per colpa del coronavirus. La produzione e la vendita delle automobili sono giunte a saturazione da tempo, e le Case produttrici si devono inventare l’inventabile per rendere allettanti i nuovi prodotti. Dopo il boom dei Suv nell’era dell’ibrido, ora tocca all’auto elettrica il posto da regina. Manca però l’entusiasmo, quello che ha generato a partire dagli anni ’60 il desiderio sfrenato di possedere un mezzo a quattro ruote. L’era della mobilità, o meglio la civiltà dell’automobile – come recitava lo slogan di una famosa casa automobilistica negli anni ’80.
Ora manca soprattutto l’appeal, un quid estetico-tecnologico che faccia tornare il desiderio. Non sarà la costosissima Tesla ad avere ragione di tutto ciò, e nemmeno le “scatolette” cittadine.
Nell’attesa di un lampo di genio che faccia compiere all’umanità un salto generazionale, il Governo lancia i suoi incentivi con dei nuovi contributi fino al 31 dicembre per chi acquista auto elettriche e ibride oppure benzina e diesel con emissioni inferiori a 110 g/km. Da domani, 1 agosto 2020, entreranno ufficialmente in vigore i nuovi incentivi auto stabiliti dal Decreto Rilancio. Fino al 31 dicembre 2020 quindi tutti coloro che intenderanno acquistare una nuova auto elettrica o ibrida potrà godere di aiuti statali maggiorati, ai quali si aggiungono le nuove agevolazioni per l’acquisto di vetture anche diesel o benzina le cui emissioni non superano i 110 g/km.