Ogni paese ha le sue peculiarità, ma la birra ‘in sospeso’, da pagare oggi e bere una volta terminato il periodo di lockdown non s’era mai sentito. In Belgio, la solidarietà verso i settori più in difficoltà in questo periodo di crisi sanitaria ed economica si esprime anche attraverso un prodotto che è un vero orgoglio nazionale: la birra.
L’iniziativa si chiama ‘Café Solidarité’ ed è stata lanciata dalla società Alken-Maes, che produce due fra le pils più bevute nel Paese, la Maes e la Cristal. Il meccanismo è semplice: per sostenere economicamente i bar e le brasserie che da quasi tre settimane hanno abbassato le saracinesche, chi vuole può prenotare e pagare qualche birra attraverso la piattaforma online dell’iniziativa. A conferma dell’acquisto, ai clienti viene inviato un voucher elettronico via mail che consentirà di ritirare le proprie bevute quando il bar avrà riaperto. Inoltre, la Alken-Maes si impegna a fornire gratuitamente le prime 400 birre ordinate ai locali partecipanti. “Sarà il nostro giro offerto per facilitare la prossima riapertura”, si legge sul sito di ‘Café Solidarité’. Accanto alla birra, non poteva mancare il cioccolato fra le eccellenze culinarie belghe protagoniste delle iniziative a sostegno dei produttori in difficoltà. Con l’avvicinarsi della Pasqua, che può rappresentare fino al 30% delle entrate per i ‘chocolatier’, uno dei più grandi grossisti del Paese ha creato insieme ad altri noti marchi internazionali la piattaforma online ‘not without chocolate’ (non senza cioccolato). I cittadini possono trovarvi i produttori più vicini a casa propria, verificare i servizi offerti (consegna a domicilio, ordine online o altro) e non rinunciare al conforto che può dare un uovo di Pasqua in queste giornate d’isolamento forzato. Oltre 70 chocolatier si sono già iscritti alla piattaforma.