Qualcuno ci aveva già pensato, anticipando i tempi. Ad ogni modo nelle ordinanze era già previsto che ci si potesse coprire bocca e naso con qualsiasi orpello. M ora arriva la benedizione dell’ISS
Disco verde dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alle mascherine ‘fai da te’ che potranno essere utilizzate dai cittadini e fatte in proprio, mentre resta ancora qualche confusione sui prezzi. La bozza del Dl Rilancio fissa un prezzo massimo consigliato per mascherine e disinfettanti che – scrivono nel documento di lavoro – non può comunque superare alla vendita 1,50 euro per le mascherine chirurgiche fino a 9,50 euro per le FFP3 con valvola. Poi la precisazione del Ministero dello Sviluppo economico. “Non c’e’ nessuna intenzione di tornare indietro sul prezzo delle mascherine. La parte di testo relativa al tetto per i dispositivi di protezione personale dal Covid – sottolineano – risale a prima dell’ordinanza del commissario Arcuri. “Sul prezzo delle mascherine e su quale tipologia i cittadini possono o devono utilizzare – afferma all’ANSA il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco – c’è ancora una grande confusione. L’invito alle istituzioni è quello a fare chiarezza”. Di sicuro c’è che, con la fase 2, l’uso delle mascherine è divenuto obbligatorio per i cittadini quando si viaggia sui mezzi pubblici o si è comunque in luoghi chiusi.
Intanto, pero’, i cittadini potranno utilizzare anche mascherine confezionate artigianalmente a partire da magliette o sciarpe, come indicato anche dal Centro per il controllo delle malattie (Cdc) di Atlanta: l’importante è che siano multifiltro e multistrato. Le più sofisticate mascherine Ffp2 e Ffp3, o anche quelle chirurgiche, sono invece destinate ad usi diversi e devono essere impiegate principalmente dal personale sanitario. Le mascherine con livelli filtranti più complessi, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro durante la settimanale conferenza stampa per fare il punto sull’andamento epidemiologico dell’epidemia, “sono qualificate come Dispositivi di protezione individuale e sono costruite in modo tale, con o senza valvola, da essere in grado di prevenire anche la trasmissione del virus per via aerea. Hanno cioè una complessità più elevata e vengono dunque raccomandate in campo sanitario, laddove c’è il rischio di poter essere esposti ad aerosol o a pazienti ad alto rischio. In altri contesti, queste mascherine sono raccomandare solo laddove ci sono rischi molto specifici”.