Stavolta è l’autority suprema in difesa della privacy ad intervenire sul tema “app immuni” o simili sistemi di tracciamento. L’emergenza Covid “non rappresenta automaticamente una base giuridica sufficiente volta a incidere su diritti e libertà costituzionalmente protette, legittimando trattamenti di dati particolarmente invasivi, quali appunto quelli atti a consentire il tracciamento dei contatti”. Lo chiarisce il Garante per la privacy in relazione alla diffusione di app di contact tracing, precisando: consentiti solo i trattamenti con un’adeguata base giuridica. Quindi, con questi presupposti non potrà mai diventare obbligatoria.
2020-08-10