È morto Ennio Morricone, il compositore aveva 91 anni. Autore di alcune delle più belle musiche della storia del cinema, da “Per un pugno di dollari” a “Mission” a “C’era una volta in America”, passando per “Nuovo cinema Paradiso”, “Un sacco bello”, “The Hateful Eight”, per cui nel 2016 aveva vinto un Oscar per la migliore colonna sonora.
Ad annunciarlo è stato il direttore del Tg5 Clemente Mimun. La notizia è stata poi confermata da Ansa nei minuti successivi. Il grande musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale da da “Per un pugno di dollari” a “Mission” a “C’era una volta in America”, passando per “Nuovo cinema Paradiso”, “Un sacco bello”, “Malena”, “The Hateful Eight”, per cui nel 2016 aveva vinto un Oscar per la migliore colonna sonora. Pochi giorni fa, stando a quanto riporta l’Ansa, Ennio Morricone si era rotto il femore.
Morto con il conforto della fede accanto a sua moglie Maria
Dettagli sul decesso di Morricone arrivano dall’amico e legale Giorgio Assumma, che attraverso una nota specifica come il maestro si sia “spento all’alba del 6 luglio in roma con il conforto della fede”. I funerali di Morricone si terranno in una forma privata e Assumma aggiunge che Morricone “ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”.
Ennio Morricone era senza dubbio considerato una delle personalità più illustri della musica e della cultura italiana. Una carriera incredibilmente prolifica, la sua, che lo ha visto spaziare dalla musica leggera al cinema, passando per la televisione, con la capacità di lasciare sempre una impronta inconfondibile sui suoi lavori, indipendentemente dal mezzo per il quale venissero messi a disposizione.
Gli inizi con la musica leggera, da Mina a Vianello
Classe 1928, Ennio Morricone inizia la carriera dopo gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia, iniziando a collaborare con la casa discografica RCA, il cui direttore artistico Vincenzo Micocci gli commissiona arrangiamenti di brani degli artisti più svariati, italiani e non, da Chet Baker a Paul Anka, passando per Mina ed Edoardo Vianello. Ne verranno, fuori, in pochi anni, dei successi memorabili, che vanno dai tormentoni estivi degli anni 60 Abbronzatissima a Pinne, fucile ed occhiali, fino alla indimenticabile Se telefonando, musicata su parole di Maurizio Costanzo.
Il sodalizio con Sergio Leone
Dalla metà degli anni Sessanta inizia poi un progressivo distacco dalla musica leggera, per dedicarsi al cinema. Tutto nacque dalla collaborazione con un altro romano doc, Sergio Leone, per il quale Ennio Morricone ideò temi musicali rimasti scolpiti nella storia della settima arte. Innanzitutto con la trilogia del dollaro, ovvero i tre film “Per un pugno di dollari” (1964), “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966); ma anche per “C’era una volta il west” e il gangster-movie “C’era una volta in America”, veri e propri testamenti cinematografici di Leone. Il sodalizio con Leone introduce Morricone nella leggenda, rendendolo il compositore di cinema per eccellenza. Da allora collabora con alcuni dei più grandi registi, italiani e stranieri, di sempre, spaziando da Bernardo Bertolucci a John Carpenter, fino al primo Carlo Verdone.
I premi e le celebrazioni
A dispetto della fama che lo precede e la sconfinata, i riconoscimenti internazionali per Ennio Morricone sono giunti con un certo ritardo. Sebbene abbia vinto il suo primo Nastro d’argento nel 1965 per le musiche di Per un pugno di dollari, sono passati 30 anni prima che nel 1995 ricevesse il Leone d’Oro alla carriera nel corso della 52ª Mostra del cinema di Venezia. La prima nomination per un Premio Oscar giuse nel 1979 per la colonna sonora di I giorni del cielo e ancora quella per The Mission nel 1986, quando vinse un BAFTA e un Golden Globe, mancando tuttavia l’appuntamento con l’ambita statuetta. Stessa cosa accadde l’anno successivo, quando per “The Untouchables – Gli intoccabili” vincerà il Nastro d’argento, il BAFTA, il Golden Globe e il Grammy Award, ma non il premio dell’Academy. A febbraio del 2007, dopo cinque candidature e nessun premio, riceve il Premio Oscar alla carriera “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”. A consegnarglielo l’attore feticcio di Sergio Leone Clint Eastwood.