Quelli che hanno conservato nel tempo le sorprese degli ovetti Kinder potrebbero avere una fortuna senza saperlo! I giocattoli degli anni ‘80 e ‘90 che vengono dal Kinder Sorpresa possono superare il prezzo di 2.000 euro al pezzo. Vediamo tutte le stime.
A quanto riporta Gigi Padovani autore del libro “Mondo Nutella”, un giorno Michele Ferrero, proprietario della nota azienda dolciaria, chiese ai suoi dipendenti se sapessero perché i bambini amano tanto le uova di Pasqua. La risposta la diede lo stesso Ferrero, le amano tanto non per il cioccolato ma per la sorpresa all’interno, allora ebbe un lampo di genio: “Diamogli la Pasqua tutti i giorni!”. Nacque così, con l’aiuto del fedele collaboratore William Salice, il Kinder Sorpresa, meglio noto come l’Ovetto Kinder.
Il Kinder Sorpresa fu introdotto sul mercato nel 1974, composto all’esterno dal 47% di cioccolato al latte e all’interno da uno strato di cioccolato bianco.
Ma soprattutto quella che è ancora oggi la sua particolarità è che contiene al suo interno una sorpresa, alcune delle quali da collezione, che creavano un set di personaggi: puffi, coccodrilli, ippopotami, tartarughe etc.
Ma quello che Ferrero forse non immaginava è che avrebbe dato vita a un fenomeno di collezionismo così sfrenato, perché adesso le sorprese Kinder, sia le collezioni complete che i pezzi singoli, valgono una vera e propria fortuna.
Soprattutto la trovata geniale della Kinder fu di inserire personaggi a tiratura limitata e collezionabili, spesso animali antropomorfi come i coccodrilli intenti a svolgere le più svariate attività. Chi non ricorderà quello con l’abito da chimico, oppure gli ippopotami, con il completino rosso e giallo. E per finire la collezione dei Puffi! Ebbene sì siamo tutti fan delle sorprese dell’Ovetto Kinder!
Ma senza lasciarci travolgere dalla nostalgia, torniamo con i piedi per terra e facciamo due calcoli, perché adesso queste sorprese collezionabili vengono scambiate a centinaia o anche migliaia di euro.
Vediamo perciò tutte le stime.
5 curiosità che non conosci sul Kinder Sorpresa
Prima di passare alla rassegna delle sorprese collezionabili e delle loro stime vogliamo raccontarvi qualche curiosità sull’Ovetto Kinder, che di sicuro non conoscete!
Prima di tutto il contenitore Ovale all’interno, seppur con tonalità diverse, è sempre giallo o al massimo arancione scuro perché rappresenta il tuorlo di un uovo.
Nel non tanto lontano 2017 fu rubato in Germania un camion che trasportava prodotti Ferrero, tra cui ben 20 tonnellate di Kinder Sorpresa.
Del furto non si seppe nulla fino a quando sulla spiaggia dell’Isola di Langeoog, che appartiene ad un arcipelago tedesco, approdarono migliaia di Ovetti Kinder che inondarono la riva.
La curiosa motivazione di questo viaggio degli Ovetti è dovuta al fatto che un ciclone si abbatte sui container che contenevano i prodotti portandoli a riva.
Infine, se vi dicessi che in USA l’Ovetto Kinder è illegale e importarne uno può farvi avere 300 euro di multa? No, non è uno scherzo! In America esiste una legge emanata nel 1938 per cui vige il divieto assoluto di inserire oggetti non commestibili dentro gli alimenti. Il Kinder Sorpresa è quindi fuorilegge in USA!
Non mancano poi episodi ancora più singolari che coinvolgono il Kinder Sorpresa, a quanto riporta l’Ansa, nel 2016 a Frosinone un bambino ha acquistato in un bar un Ovetto, ma quando ha aperto la sorpresa ha trovato una pillola di Zofenopril, un farmaco contro l’ipertensione.
I NAS di Latina e la Procura di Frosinone hanno avviato un’indagine e sembra che la pista plausibile sia quella del boicottaggio.
In ultimo, pochi sanno che fino a qualche anno fa sulla confezione del Kinder Sorpresa si trovava impresso un codice, che non era come si credeva il numero di lotto, ma un seriale che permetteva di riconoscere dove fossero le sorprese dipinte a mano. Oggi il codice non esiste più, perché non esistono più nemmeno le sorprese dipinte a mano.
Tutte le curiosità e gli episodi singolari che vedono protagonista l’Ovetto Kinder sono raccontati nel video YouTube di Archimede:
I Puffi Olimpici (1983)
La collezione più costosa, che per altro si rifà a personaggi non inventati dalla Kinder, è la collezione dei Puffi Olimpici del 1983, sia i singoli pezzi che la collezione completa valgono migliaia di euro. Vi conviene quindi rovistare in soffitta e controllare se non abbiate conservato qualcuno dei Puffi.
In totale il set era di solo 8 pezzi, i più costosi sono: il puffo equilibrista con la palla, che vale 1.100 euro; il puffo con i trampoli, 1.100 euro anche lui; Puffetta che salta la corsa: 400 euro.
Il set completo vale ben 2.600 euro!
Happypotami (1991)
Per quanto riguarda gli Happypotami del 1991 questi non sono tra le collezioni più costose, ma sono certo tra quelle che sono state più amate da tutti. Ancora una volta ritornano gli animaletti antropomorfi intenti a compiere le più svariate attività sportive.
I singoli pezzi valgono da 1,50 a 10 euro, mentre la collezione completa vale sui 40 euro e sale oltre i 200 euro con la cartina, che da sola ha il solito prezzo di 15 euro. Il set è composto da 10 pezzi:
Rocky Box (il pugile), 1,50 €;
Bulli Building (solleva i pesi), 10 €;
Boi Vanitoso (in posa sul piedistallo), 5,00 € ;
Susi Dai (hula bolo), 6,00 €;
Dan Capriole (in verticale sulle mani), 1,50 €;
Jonny Sauna (avvolto nell’asciugamano), 1,50 €;
Betta Pancetta (aerobica), 1,50 €;
Happy Tuta (con la maglietta in mano), 1,50 €;
Happy Hop (flessioni) 1,50 € ;
Ciccio Cocco (bande elastiche), 1,50 €.
I Coccodritti (1992)
All’era anni ‘90 delle sorprese collezionabili dell’Ovetto Kinder risalgono I Coccodritti (1992), cioè coccodrilli antropomorfi intenti a svolgere attività perlopiù legate alla scuola. In totale sono 10 esemplari, anche se una leggenda metropolitana vuole che esistano due personaggi extra e rarissimi.
I personaggi ufficiali registrati dalla Ferrero nella cartina sono:
Giotto Panciotto (il mitico coccodrillo con il panciotto);
Lina Tabellina (la professoressa di matematica);
Gin Ginnastica (non vi serve aiuto per riconoscerlo);
Lallo Intervallo (seduto sui libri con il suo panino e la sua bottiglia di latte);
il professor Accadueò (il chimico con provetta e camice bianco);
Pinco Pagella (il coccodrillo con la maglietta rossa e la pagella dietro la schiena);
Gedeone il Secchione (con giacca e papillon);
Rosa Vanitosa (con fiocco in testa e abito rosso);
Pino Pisolino (dorme beato sui libri);
Mimì Soldó (la violinista chic).
In generale i Coccodritti non sono tra le sorprese di maggior valore economico, il loro prezzo si aggira da 1 a 5 euro al pezzo, con una cifra per la collezione completa che va sui 30 euro. Mentre più costosa, 15 euro, è la cartina con gli animali raffigurati.
Gli Gnomi Burloni (1992)
Allo stesso anno dei Coccodritti appartengono gli Gnomi Burloni, che non hanno una tematica specifica ma svolgono le più svariate attività.
Questa collezione del 1992 consta di 16 pezzi: Orso Sogni d’Oro; Otto Strambotto; Trillo Mirtillo; Pio Pratolino; Meo Marcialonga; Pillo Zampillo; Buffo Sbruffo; Lele Succomele; Tagliaerba; Giordy Giardino; Ronfi Poltrone; Serafino Occhiofino; Pin Pinetto; Poppy Cielsereno; Giglio Pungiglio; Barba Birba.
La serie completa di Gnomi Burloni da 16 pezzi vale sui 40 euro, mentre i pezzi variano dagli 1 ai circa 5 euro. Diverso il caso, se si possiede la collezione completa più la cartina, nel qual caso il set può essere scambiato fino a 300 euro.
Gli Gnomi al Bagno (1993)
Rimanendo in tema Gnomi, questi sono un soggetto riproposto più volte dalla Ferrero.
Un altro set di gnomi dal discreto valore, parliamo di circa 130 euro per i dieci pezzi, per altro difficili da trovare anche singolarmente, sono gli Gnomi al Bagno.
10 piccoli gnomi intenti alle operazione di toletta più varie.
Le Tartallegre (1992)
Ancora, tra le sorprese di non molto valore che all’epoca ebbero un discreto successo troviamo le Tartallegre.
Tartarughe antropomorfe a tema estivo, di per sé i singoli pezzi, 10 in totale, non valgono tantissimo, ma una collezione completa con la cartina è scambiata che a 200 euro.
In totale i 10 pezzi sono: Paco; Colombo; Gnam Gnam; Flora; Calipso; Amadeus; Felix; Batida; Marino; Robinson.
Ricordiamo poi che tanto su Ebay quanto sugli altri siti per collezionisti si possono trovare offerte, di collezioni complete di set diversi, vendute insieme a prezzo scontato.
Panda Party (1994)
I Panda Party sono un’altra collezione, del 1994, che intera tocca i 200 euro, sono piccoli orsetti panda che fanno festa, 12 pezzi in totale: Tonino Pensierino; Tommy Tuttagola; Lucia Festamia; Dina Tondina; Terenzio Pizzoso; Lola Stilosa; Lorella Saltella; Adone Cuccone; Jonny Twistino; Teo Tombola; Jimmy Pandrix; Baldo Baldoria.
Squalibaba (1995) e Luna Park (1998)
Venendo alle serie di sorprese Kinder più recenti vale la pena di menzionare gli Squalibaba, 10 pezzi del ‘98 che arrivano al valore di 150 euro.
Tra le collezioni notevoli troviamo poi i Luna Park, orsetti bavaresi che svolgono tutte le attività praticate dentro un parco divertimenti. Il set completo si aggira sui 150 euro e consta di 10 pezzi.
In ogni caso fareste bene a ritrovare tutte le vecchie sorprese dell’Ovetto Kinder, perché i singoli pezzi possono salire di valore anche in base a quanto diviene ricercato il pezzo.
Varianti ed errori che fanno lievitare il prezzo
Come chiunque ha un minimo di dimestichezza con il collezionismo di monete sa bene, eventuali errori o variazioni di conio fanno lievitare il prezzo di un esemplare, ebbene questo vale anche per le sorprese Kinder.
Esistono infatti delle cosiddette “varianti”, cioè pezzi diversi dal modello originale, spesso per difetto di produzione, che fanno salire il valore delle sorprese.
Ad esempio, di Pinco Pagella dei Coccodritti, cioè il coccodrillo della collezione 1992, con la giacca rossa che nasconde la pagella dai brutti voti dietro la schiena, esiste in una versione dove la pagella ha scritte diverse.
Benché Pinco in sé non sia così raro, questa variante vale 10 euro minimo al pezzo. Stesso valore che hanno in genere le varianti di pezzi comuni.
Re Alvaro Miriparo, della collezione Sir Condor del 1998, per altro non troppo famosa, è raffigurato con un cartello triangolare, ma esiste in una variante con il cartello non dipinto che vale 28 euro.