Da recenti studi sulle condizioni dell’apparato respiratorio in presenza di coronavirus, risulta che i polmoni non sono gravemente fibrosi, ma l’infiammazione è davvero terribile con produzione di muco molto viscoso; il che porta a una scarsa ventilazione e conseguenti difficoltà respiratorie.
Il direttore della National Health and Medical Commission, ha notato che dall’anatomia patologica dei pazienti con nuova polmonite da coronavirus, il tubo bronchiale formava una spessa espettorazione, che era difficile da scaricare da sola e difficile da aspirare. I farmaci e altre terapie che dissolvono le secrezioni viscose chiariranno ulteriormente la direzione del trattamento.
Le vie aeree nei polmoni dei pazienti con polmonite sono bloccate dal muco, che compromette la normale funzione ventilatoria degli alveoli e alla fine manifesta ipossia. Sulla base di questo, i ricercatori raccomandano di prestare maggiore attenzione agli espettoranti e che la ventilazione è davvero utile dopo aver eliminato queste secrezioni di muco. Sulla base di questo, si sono cercate le prescrizioni naturali relative al catarro.
Ad esempio, la medicina tradizionale cinese ha svolto un ruolo importante nella ricerca e nello sviluppo di medicinali botanici nel mondo: l’Artemisinina deriva dall’Artemisia annua L., che ha salvato milioni di vite. Nella dinastia Jin (317-420 d.C.) la “Formula di emergenza” di Ge Hong recita: “Una presa di Artemisia annua, due litri di acqua, raccogliendo il succo e servendolo”, Ming Shi Li “Compendio di Materia Medica”: cura il raffreddore e la febbre della malaria. Questa scoperta sembra svelare il mistero dell’efficace prevenzione e cura dell’influenza da parte della fitoterapia cinese. Questi ricchi documenti antichi hanno dato un grande contributo alla scoperta e allo sviluppo dell’artemisinina. Studi scientifici hanno dimostrato che mangiare più piante può prevenire l’influenza: la deaminotirosina (DAT) prodotta dalla degradazione microbica di flavonoidi ricchi di piante non può uccidere direttamente il virus dell’influenza, ma apre la protezione immunitaria del corpo e la migliora. Un componente chiave della risposta immunitaria antivirale (Ashley L. Steed, et al., 2017, DOI: 10.1126 / science.aam5336), è stato anche dimostrato il ruolo della medicina tradizionale cinese nel trattamento della nuova polmonite da coronavirus ed è ampiamente usato nel trattamento dei pazienti infetti. Ha salvato molte vite.