L’unico nemico naturale della cimice è la vespa samurai. «Un risultato importantissimo, frutto dell’impegno e della determinazione con cui la Coldiretti ha affrontato la questione». Michele Pavan, presidente regionale della Coldiretti Fvg, trasmette la soddisfazione del mondo dell’agricoltura per il via libera governativo alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che ha provocato lo scorso anno perdite fino al 100% nei frutteti della Bassa Friulana e a livello italiano la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.
Il decreto firmato al ministero dell’Ambiente per l’inizio sperimentale della “lotta biologica” in piena emergenza coronavirus, informa la Coldiretti, autorizza oltre al Fvg, anche Lombardia, Piemonte, Veneto, Province di Bolzano e di Trento all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica). «Contiamo che si possa trattare di un passo decisivo nel contenere una criticità che ha penalizzato pesantemente la nostra agricoltura», sottolinea ancora Pavan.
L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è previsto nei prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine. A livello nazionale si stima infatti una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate che colloca l’Italia in Europa dopo la Spagna, mentre il Belpaese – sottolinea la Coldiretti – resta primo produttore di albicocche con 136mila tonnellate, un quantitativo che è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%) ma in forte calo sono anche i raccolti di ciliegie. La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo dato che l’insetto è capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpito ben 48mila aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché si tratta di un insetto in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, che si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre dunque – continua la Coldiretti – nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati. È per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare il sostegno delle istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio.